Abbazia di Piona
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La Bibbia rivela già nel nome le caratteristiche che fanno di essa il libro più stampato, più letto e più tradotto nel mondo. Il sostantivo italiano 'Bibbia', infatti, ricalca un plurale greco che significa "I Libri"; detto sostantivo, attraverso il latino volgare, è passato nelle lingue moderne come singolare: "La Bibbia", cioè "Il Libro" per eccellenza.
In realtà la Bibbia è una collezione di libri e nello stesso tempo, è un libro unico. La raccolta comprende 73 libri. Tutta la Bibbia è divisa in due grandi parti denominate "Antico" e "Nuovo Testamento"; antichità e novità determinate dal fatto che Gesù Cristo è il centro di tutta la Bibbia: L'Antico Testamento lo precede e lo prepara, il Nuovo Testamento parla di lui, ne documenta la vita, l'insegnamento e l'opera che portano a compimento e a conclusione quanto era detto e proposto come speranza nell'Antico Testamento (A.T.).
L'originalità essenziale dell'A.T. nell'ambito della storia religiosa universale consiste nella rivelazione del Dio Unico che interviene con la parola e con i fatti nelle vicende della storia umana per manifestare se stesso e la sua volontà di ricondurre gli uomini alla sua intimità e alla partecipazione ai suoi beni soprannaturali mediante la Redenzione compiuta nella persona e nell'opera di una Aspettato (Il Messia), al quale è affidata l'ultima parola di Dio e l'adempimento della sua volontà di salvezza. Il Nuovo Testamento documenta la venuta del Messia-Figlio di Dio e il compimento, in lui, del disegno divino: la rivelazione e la salvezza definitive.
Per queste ragioni, nonostante l'apparente frammentarietà dei libri che la compongono, la Bibbia è un solo libro in quanto narra una sola storia. La Bibbia di Borso d'Este, che è presentata nella mostra allestita nell'Abbazia di Piona in 25 pannelli tra i più significativi al fine di evidenziarne i sublimi valori spirituali e artistici, trova in questo cenobio benedettino-cistercense la sua collocazione più idonea. Infatti la Bibbia è Parola viva di Dio e in quanto tale è fondamento della fede. Come pure viva è la comunità cistercense di Piona che fa della fede il faro che illumina il suo cammino verso la realizzazione dell'ideale monastico: la ricerca di Dio attraverso l'approfondimento e la meditazione della sua Parola contenuta nella Bibbia e accolta nella fede.
Stiamo vivendo in questo 2013 l'Anno della Fede, proclamato dal pontefice emerito Benedetto XVI; con questa iniziativa egli ha inteso invitare i fedeli ad una riscoperta e rivalorizzazione della propria fede recuperando un maggior interesse per la Parola di Dio, una sua più approfondita conoscenza onde trasferirla nel nostro vissuto quotidiano.
Questi sono, a mio modesto avviso, i motivi che rendono molto opportuno l'allestimento della mostra della Bibbia di Borso d'Este nel contesto dell'Abbazia di Piona.
Oltre che per i monaci che sono l'anima di questo antico cenobio, anche per il turista, per il pellegrino, per il devoto fedele che qui approdano numerosi, la visita della Mostra può diventare motivo di confronto e di una possibile conseguente riflessione. In questo modo i meravigliosi pannelli svolgono qui in modo ottimale il loro ruolo di messaggeri di storia, di arte, di cultura e di fede.
Padre Ludovico Valenti